World Food Clock - Credits World Food Clock
World Food Clock - Credits World Food Clock

World Food Clock : il cibo nel mondo, secondo per secondo

Rendersi conto di quanto cibo è prodotto nel mondo, di quante risorse sono utilizzate, di quanto di questo invece è sprecato e finisce nelle pattumiere è molto difficile.

Soprattutto perché, le distanze troppo ampie, i numeri troppo alti, ci allontanano da un fenomeno. A farci riavvicinare a questi dati, ad aiutarci a prenderne coscienza ed anche a metterci giustamente un po’ d’ansia, provano i curatori di World Food Clock .

Credits World Food Clock

Credits World Food Clock

World Food Clock è una piattaforma che, partendo da dati FAO ed IMECHE, ci presenta sotto forma di orologio che segna, secondo per secondo, le tonnellate di cibo prodotto, consumato e sprecato nel mondo, le risorse destinate all’agricoltura per ciò che riguarda il diesel, l’energia, il fertilizzante e l’acqua, gli ettari di terreno utilizzati per coltivare cibo che poi andrà sprecato.

In particolare, questi dati provengono da quattro report consultabili integralmente: il Food Wastage Footprint  , il Global Food Report  , lo State of Food Insecurity  e l’Human Development Report.

 

Consumo di suolo

Scopriamo che per produrre un chilo di grano servono tra i 500 e i 4000 litri d’acqua, mentre per un chilo di carne servono dai 5000 ai 20000 litri. Un ettaro di terra produrrà in un anno riso e patate per nutrire dalle 19 alle 22 persone ed agnelli o bovini per 1 o 2 persone.

 

Consumo energetico

Per ciò che riguarda il consumo d’energia, vediamo che una caloria di piante richiede 3 calorie di energia, mentre 1 caloria di carne richiede 35 calorie di energia. Il 12% della popolazione mondiale è malnutrita, 842.000.000 persone. Scopriamo, ad esempio, che in 30 secondi, si producono 3137 tonnellate di gas serra dagli scarti alimentari.

 

Scelte alimentari

Il massiccio consumo di carne è qualcosa che grava sul nostro pianeta in modo devastante (ne abbiamo parlato qui ). Se vogliamo assicurarci un futuro, è necessario passare ad un’alimentazione sostenibile, su basi vegetali, che comporti un dispendio di energie, carburanti, risorse idriche drasticamente inferiore rispetto ai ritmi attuali.

Quelli che ci troviamo dinnanzi agli occhi sono dati che preoccupano ma che possono confondere proprio per la varietà della loro natura. E’ per questo che oltre al suggestivo orologio, troviamo una serie di grafici che riguardano la filiera alimentare, sia generica, sia divisa per zone (Asia Industrializzata, Africa Sub sahariana, Asia del sud e del sud est, Nord Africa ed Asia centrale ed occidentale, America Latina, Europa, Nord America ed Oceania).

Le fasi contemplate sono: produzione, gestione e conservazione, trattamento, distribuzione e consumo finale.

World Food Clock Stages of food waste- Credits World Food Clock

World Food Clock Stages of food waste- Credits World Food Clock

 

Quello che salta agli occhi è che esiste un enorme squilibrio nelle zone in via di sviluppo tra ciò che producono, conservano ed in parte trattano, e ciò che poi effettivamente consumano: mentre osservando i grafici di Nord America/Oceania , Asia industrializzata ed Europa, si nota pressoché un pareggio tra ciò che viene prodotto e ciò che viene consumato, all’opposto nei paesi in via di sviluppo, come Sud/Sud Est dell’Asia, Africa Sub Sahariana, America Latina, sono ricchissimi di materie prime, che parzialmente riescono anche a gestire, ma che riescono a consumare in percentuali bassissime.

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Conoscere i dati dell’emergenza energetica ed alimentare è utile ai fini di consumi più responsabili e sostenibili?
Che effetto vi fa confrontare la velocità con cui produciamo, consumiamo e sprechiamo?

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