CONDOR 170 - Credits Zafiro Innovazione
CONDOR 170 - Credits Zafiro Innovazione

CONDOR 170: il drone agricolo tutto italiano.

Dalla collaborazione fra pubblico e privato nasce il CONDOR 170 , un drone ( SAPR ) concepito per essere utilizzato in ambito agricolo.

Già in precedenza vi abbiamo parlato dei possibili utilizzi di droni in ambito agricolo, di come permettano di monitorare le coltivazioni costantemente in modo da poter intervenire prontamente in caso di necessità. Vi abbiamo anche parlato di DroneDesign, un’impresa italiana (Taranto ) che ha partecipato al progetto Smart&Start curato da Invitalia col supporto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ponrec. Come detto in precedenza, questa impresa si prefigge di produrre droni, da impiegare in ambito agricolo, con un sistema autonomo di navigazione che consenta ai singoli operatori di raccogliere dati; nonché il supporto di questi ultimi.

Oggi vi parliamo di un nuovo progetto italiano che vede la partecipazione di più attori, sia pubblici sia privati.

CONDOR 170

Dalla collaborazione fra CAM Costruzioni Aero Meccaniche, Zefiro Innovazione, SICE Telecomunicazioni e l’Università di Pisa nasce CONDOR 170.

Cos’è?

CONDOR 170 è un drone ad ala fissa concepito per essere utilizzato nell’agricoltura di precisione ( “una forma di agricoltura tecnologicamente avanzata, nella quale si fa ricorso a macchine operatrici dotate di “sistemi intelligenti”, in grado di dosare i fattori produttivi (fertilizzanti, antiparassitari…) in relazione alle reali  necessità dell’appezzamento e alle diverse zone omogenee interne ad esso ” come definita da Verghagen e Bouma nel 1997 ).

Il sistema, testato presso il Flight Test Center dell’Aeroporto di Capannori, è stato ideato per poter essere utilizzato anche in ambienti ostili. Il decollo avviene tramite l’utilizzo di una catapulta, mentre l’atterraggio può essere effettuato tramite un paracadute progettato dalla CAM. Ciò consente al sistema di essere utilizzato in ogni situazione, anche quando non si dispone di pista di decollo e atterraggio.

Il primo esemplare di CONDOR 170 ha una struttura in compositi mentre gli altri due, al momento in fase di realizzazione, ne prevedono una in metallo.

L’intero sistema è ispirato ai velivoli “full size” che vengono impiegati in ambito agricolo poiché, secondo gli ideatori, ciò permetterebbe ai SAPR di evolvere in modo tale da poter essere impiegati anche in spazi aerei non segregati.

CONDOR 170 - Credits Zefiro Innovazione

CONDOR 170 – Credits Zefiro Innovazione

Collaborazioni

All’interno del progetto ogni singolo attore ha immesso il proprio contributo attingendo alle proprie expertise.

Zefiro Innovazione collaborando insieme all’Università di Pisa sta cercando di ideare strutture compatibili con le normative vigenti in materia di certificazione.

La 3LOGIC ha sviluppato il sistema autonomo di navigazione dei droni che saranno equipaggiati con un modem innovativo progettato da SICE Telecomunicazioni. Entrambi gli apparati saranno testati mediante l’utilizzo del secondo esemplare di CONDOR 170.

In particolare il sistema autonomo di navigazione permetterà di equipaggiare il drone non solo con sensori per la rilevazione di dati ma anche con concimi e antiparassitari che potranno essere utilizzati là dove fosse necessario.

Grazie all’esperienza di PROFILOCOLORE nei campi del Multispectral Imaging, Spectral Analysis, Image Processing e del Color Management è stato possibile equipaggiare il CONDOR 170 con una NIKON 800 modificata capace di acquisire immagini a larga banda (precisamente tra i 300 e i 1000 N m ). Con l’utilizzo di questa fotocamera, del software proprietario e grazie al lavoro di ottimizzazione fatto da PROFILOCOLORE sarà possibile rilevare con precisione la riflettanza spettrale, campionata in 7 bande (UV, R, G, B, IR1, IR2, IR3), di ciò che è posto di fronte all’obbiettivo. Ciò consente di acquisire immagini ottimali già al primo volo di ricognizione.

Opportunità e problematiche

Come già precedentemente detto, l’utilizzo di questa tecnologia offre nuove opportunità ai coltivatori. Il monitoraggio costante delle proprie coltivazioni e la possibilità di intervenire in maniera repentina può agevolare il loro lavoro.

Queste non sono le uniche opportunità che può offrire questa tecnologia, ne è ben consapevole lENAC che di fronte alla crescente attenzione verso questa sta cercando di varare normative che possano consentirne ai vari operatori l’uso. Le problematiche relative alla fruizione dello “spazio aereo” sono importanti e vanno analizzate con attenzione, questo è ciò che sta cercando di fare l’ENAC.

Cosa ne pensate dell’utilizzo di droni in ambito agricolo? In quali altri ambiti questa tecnologia potrebbe essere utilizzata proficuamente?
Aspettiamo di conoscere le vostre opinioni 🙂

Cerca
Visit Us On TwitterVisit Us On FacebookVisit Us On Google PlusVisit Us On PinterestVisit Us On YoutubeVisit Us On LinkedinCheck Our Feed