Iperconnessioni Rurali pamphlet @ CommonsCamp
L’intenso workshop Iperconnessioni Rurali ha prodotto riconoscimenti reciproci tra esperienze performative solo apparentemente distanti: gli artigiani del Near Future Design – i giovani di Nefula, con Salvatore Iaconesi e Oriana Persico di UC – Ubiquitous Commons, e gli attivisti della Rural Social Innovation (tutto il team di Rural Hub e i partecipanti al workshop) hanno condiviso storie di resilienza e approcci visionari sul futuro emergente.
Quando Rural Hub e Ubiquitous Commons si sono incontrati, è successa una magia: stavano parlando della stessa cosa.
Lunedì 6 luglio 2015 al #CommonsCamp, Rural Hub e UC – Ubiquitous Commons (Salvatore Iaconesi e Oriana Persico) presenteranno in seduta plenaria il risultato delle elaborazioni di quei giorni in un pamphlet da disseminare e coltivare che descrive, in sintesi, “uno scenario di transizione in cui le tecnologie sono utilizzate per creare e lanciare modelli operativi commons-based e peer-to-peer che possano essere utilizzati sia a livello locale che trans-locale, per il reciproco beneficio delle comunità e delle reti.”
Iperconnessioni Rurali workshop april 2015
Di cosa abbiamo paura, esattamente? O piuttosto: di cosa abbiamo ancora bisogno di aver paura? C’è, nell’ombra fitta del sottobosco o nel fango delle paludi, un’inquietudine che l’inconscio tende a scacciare. Ciò che è netto e chiaro rassicura. Tutto il resto è popolato da elfi malefici… La fine di questo secolo ci vede incespicare su schemi semplicistici che il Romanticismo ha reso ingombranti. Per cambiare giardini, dobbiamo cambiare leggenda: dovremmo averne i mezzi. (Jilles Clément, Le jardin en mouvement)
Come affermato nel Manifesto per la Rural Social Innovation, “l’enfasi che oggi viene posta sul digitale come fattore abilitante dell’innovazione sociale distoglie lo sguardo dalle esigenze ecosistemiche. Ogni soggetto, che sia economico o istituzionale, per generare innovazione deve rispondere ai bisogni del proprio tempo e del proprio territorio, rappresentando un’istanza di cambiamento”.
È indiscutibile che nell’economia globale la produzione di valore, materiale e immateriale, sia sotto il controllo e la disponibilità delle Corporations. Dato ancora più evidente nel settore agroalimentare, in cui il valore del prodotto tende sempre più verso lo zero, mentre il valore del suo “contenitore” immateriale continua a crescere e a imporsi ai suoi target grazie a strategie di marketing e al potere della grande distribuzione.
Societing è il tentativo di assecondare il processo di socializzazione degli utenti, attraverso una nuova filosofia che ne riconosca la partecipazione e attivi meccanismi di redistribuzione del valore.
Un’economia rurale orientata al societing, una Rural Social Innovation, attraverso gli strumenti della Etnografia Digitale e le infrastrutture fornite dai progetti Ubiquitous Commons e Human Ecosystem, può riappropriarsi dei processi del food system, per riorganizzarli su base comunitaria. Può costruire un nuovo modello che tenga in piedi la Triple Bottom Line (people – planet – profit), supportando le iniziative che sappiano coniugare esigenze ambientali, sostenibilità economica e responsabilità sociale.
In una prospettiva di riappropriazione del tempo che da kronos (Κρόνος), tempo lineare, diviene kairos (καιρός), tempo come scelta, la #smartrurality è un bene comune, uno spazio di relazione ad alta qualità, iperlocale, e una categoria critica per rileggere il presente e per traghettare nel contemporaneo la memoria del passato. Il bene comune si emancipa dal concetto di pool resource per estendersi all’immateriale, passando dalla prossimità delle relazioni fisiche alla responsabilità e alla condivisione delle reti peer 2 peer trans-locali, proprie tanto dei contesti urbani quanto di quelli rurali senza soluzione di continuità.
Ne discuteremo con Alex Giordano, Adam Arvidsson, Salvatore Iaconesi e Oriana Persico a Rural Hub assieme a tutti i partecipanti al CommonsCamp. Vi aspettiamo!
