AccelFoods un acceleratore di impresa per il settore alimentare

AccelFoods è un programma di accelerazione per le aziende del food in fase di start-up liberamente ispirato a modelli di successo nel settore della tecnologia.

Il programma  è stato ideato da due giovani donne di New York, Jordan Gaspar e Lauren Jupiter, che hanno iniziato la loro carriera rispettivamente come avvocato aziendale e investment banker, allo scopo di creare una forte condivisione tra l’expertise del settore delle tecnologie e l’industria alimentare.

La piattaforma offre hands-on di sostegno operativo e finanziario, partnership strategiche, e accesso al capitale, nel tentativo di instillare buone pratiche nelle aziende con cui lavorano per favorire la scalabilità in modo più efficace.

AccelFoods è supportato da un fondo di investimento da 4 milioni di dollari, e tra pochi giorni lancerà la prima “classe” di imprenditori per il 2014. Quattro società – Exo, Jaali Bean, Kolat e Whynatte – saranno supportate per sei mesi nel primo programma di incubazione. Le fondatrici sperano che con un investimento iniziale di $ 50.000 e l’accesso a una rete di mentors e partner, AccelFoods possa aiutare le merci delle imprese incubate, che vanno da barrette proteiche a base di farina bio alle bevande caffeina, a raggiungere un pubblico più ampio.

Le due fondatrici provengono dal mondo dell’agroalimentare e hanno immaginato di sviluppare questa idea seguendo i trend di mercato che vedono sempre più compagnie ad investire nel settore del food.

Le co-founder di AccelFood. A destra Jordan Gaspar, a sinistra Lauren Jupiter.

“Abbiamo notato che gli investitori iniziavano ad individuare il mercato del cibo e delle bevande come uno settore a prova di recessione.” ha detto Gaspar, in una intervista rilasciata per Pando Daily.

“Abbiamo creato AccelFoods e costituito questo fondo in soli nove mesi. Abbiamo ottenuto l’adesione di 110 mentors a firmare con solo una landing page di presentazione” ha aggiunto Jupiter; ”E’ stata l’idea giusta al momento giusto“.

Per adattare il modello di acceleratore per il settore alimentare, AccelFoods ha dovuto apportare delle modifiche fondamentali alle sue strategie in quanto gli investitori sono interessati al sostegno dell’innovazione più che alla produzione.

Le quattro società supportate da AccelFoods saranno a New York per il lancio del programma, mentre tre delle quattro avranno base al di fuori di New York, lasciando le loro basi ad Atlanta, Chicago e Denver.

“Il modello tradizionale di acceleratore costringe le imprese a delocalizzare. Con cibi e bevande, un sacco di operazioni e la fase produttiva sono basate localmente e queste aziende stanno cercando di costruire reti di fornitori locali. Non ha senso la delicalizzazione“, dice Gaspar.

Un team operativo, con a capo Gaspar e Jupiter, aiuterà giornalmente le aziende ad espandersi, basandosi sulle buone pratiche adottate da TechStars, il più grande acceleratore di tecnologia al mondo.

Gaspar vede anche un cambiamento nelle figure di imprenditori che stanno entrando nel settore alimentare tradizionale il quale: “Ha cominciato ad attrarre imprenditori che hanno adottato una mentalità tecnica ma che non hanno investito nel settore anche se molto interessati”.

Farina di cavallette: l’ingrediente principale della barrette Exo. 

Una criticità per il progetto è quella relativa al rischio finanziario, infatti, nel mercato dei prodotti di nicchia i margini sono tradizionalmente più bassi mentre aumentano i rischi per AccelFoods.

Ma le co-fonder hanno scelto di scommettere sul cambiamento. “Perché un prodotto non può essere nuovo e popolare?”, Dice Gaspar. “Abbiamo investito in brand premium, marchi legati al lifestyle, alla dieta paleo, al vegan. Questi sono tutti mercati importanti. Il settore dei cibi etnici rimarrà una categoria in forte crescita“, sostiene Jupiter.

“C’è un’intera generazione che sta crescendo proprio adesso allevata a cibi organici e dieta naturale.”

Questo è un pensiero comune non solo delle due fondatrici di AccelFoods ma è condiviso da una larga parte di potenziali investitori soprattutto in mercati, come quello statunitense, in cui la richiesta di cibi salubri è in forte ascesa non solo da parte delle classi sociali medio-alte.

La voglia di approvvigionarsi di cibi di alta qualità, salutari e prodotti eticamente, è un trend in ascesa anche nel nostro paese nonostante la recessione economica che incombe.

La necessità è quella di supportare finanziariamente gli innovatori che cercando in investire in questo settore e di offrire loro strumenti e tecnologie progettate per settori tecnologici ma strutturalmente adattabili.

Una sfida che anche noi stiamo provando ad affrontare.

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